La finestra sul cortile
(A. Hitchcock, 1954)
(A. Hitchcock, 1954)
“Mi siedo tutti i giorni in pasticceria per fingere di essere socievole. Non ho più barriere tra dentro e fuori, nessuna interruzione tra il mio corpo e gli dei. Chissà se sono nata con la propensione alla magia per poi diventare così imperfetta o se è accaduto il contrario.” Sara Gamberini, maestoso è l’abbandono […]
Come qualcosa che sia rimasto fuori per errore io vengo a visitarti, casa verissima, dovunque. E la visitazione è questa vita che perde le pareti mentre avanza; la perdita è infinita, e mi precede, è accanto, è alle mie spalle, e vivamente abita nelle parole come a casa. Silvia Bre, Marmo (Einaudi 2007)
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