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Si alzano, procedono spalla contro spalla come per sorreggersi. Fuori non smette, non c’è più nessuno in giro, è buio pesto e l’umidità impregna anche l’aria rorida. I negozi del quadrivio hanno chiuso, proprietari e commessi sono scappati per mettersi in salvo, ormai la piazza è un lago, le vie circostanti immissari e emissari. Qualche raro lampione è ancora acceso.
Attraversano, dalla caligine emerge il muso del tram.
Si ferma, è quasi vuoto, apre le porte. Nessuno scende. Nessuno sale, neanche Adriano e Marcello.
Riparte.
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