Categoria: numero 1 dentro e fuori
i Tettini
i Tettini: 27 pacioccosi animaletti pensati e disegnati da Luca Bonacorsi. www.lucabonacorsi.org
poesia di Carlo Tosetti
Lo dici avvolto d’oblio, ma quel dirigibile – tremulo e grigio, deduco impercetto – vacuo sostava intorno a Natale, d’istanti pochi, appeso al niente, davanti al balcone, silente.
poesia di Martina Germani Riccardi
quando due diventano uno. quando metti un polpo nel nostro letto, quando porto gli uomini neri. quando non so dire perché non so dare. quando cerco il senso di questo dolore e trovo il ritornello che andava in me chissà da quanto e quanto m’è costato.
Ascensore – di Massimiliano Boschini
Ascensore Ti entro dentro dopo un poco d’attesa, è bastato che il dito ti desse la scossa per vedere le stelle. Esco, chiedendomi appena perché una volta fuori, mi venga subito voglia di fumare una stizza.
poesia di Stefania Onidi
Ho sentito la tua lingua muoversi tra i meati della mia carnee il rosso laccato della mia solitudine. Osservarmi venire al mondo o andare in pezzi.Ti piaccio con le mascelle spalancate e gli occhi chiusi.
poesia di Francesco Zani
La tua assenza è una lampada bassa illumina appena hai costruito architetture di uno smisurato fermento gli stessi pochi ricordi tornano lo sai? nostro padre mi ha sempre detto poche cose le sue scelte eliminano il superfluo nostra madre invece esagera quel che basta con le attenzioni come i marinai con il vento
poesia di Francesca Tuscano
Ballata del giorno sbagliato il nome si era strappato, mentre a fondo cadeva il piombo ormai fuso della notte inversa a se stessa; entrai nello specchio, ma senza chiamarti, e tu udisti i miei passi; non potevi vedermi perché non mi sapevi, sebbene avessi toccato i miei seni, e avesti paura; ogni notte, nella casa […]
da L’apprendista – Giovanna Piazza
[…] Nel mondo imparai un mestiere. Poiché non conoscevo l’ambizione, la lotta e il denaro mi affaticavano. Ne iniziai un secondo, ma non sopportavo di praticarlo senza aggiungervi il bisogno di perfezione. Ne esercitai altri, però la dispersione e la quantità mi impedivano di essere attenta. Trovai un’occupazione che esercitavo con passione, tuttavia l’eccesso di […]
da Francesca – Sibilla Ponzi
[…] Il signore guarda l’orologio e s’alza getta il giornale. «Qualcuno ci può dire che succede?» Farà tardi al lavoro e lui non può accettarlo. […]